KYPRA – I

“I” è il primo ep demo della band marchigiana Kypra (nome della dea madre picena), attivi dal 2018. L’ep presenta 5 canzoni in cui il folk melodico si unisce al rock ed al metal, con tutti gli ingredienti tipici del genere. A livello di strumenti troviamo cornamusa, flauti, violino.. ma anche bouzouki e piva, con un cantato in growl e voce femminile. La sostanza c’è, gli ingredienti – come scritto sopra- anche e si percepisce una graduale evoluzione all’interno dell’EP. I testi sono senz’altro un punto a favore: molto interessanti, raccontano la storia della loro terra, nello specifico trattando temi legati ai Piceni e al folklore Marchigiano, confermando il loro legame con le radici. Molto belle anche le parti più impetuose che vengono sottolineate dal cantato in growl.
Piccolo punticino a sfavore: forse un po’ grezzo in fatto di produzione, ma per essere un demo è assolutamente un buon inizio!
Nell’attesa di nuovi lavori, vi invitiamo a darci un ascolto e far sapere la vostra opinione.

  1. Insonne poetica
  2. Mare alto
  3. Hiberna
  4. Ver Sacrum, pt I: Tiora Matiena
  5. Da questa tempesta

STRAIGHT TO PAIN – Closing Cycles


Gli Straight To Pain sono una band metalcore di Savona, della quale (per i più attenti) vi avevamo già parlato all’uscita di “Cycles”.
Recentemente, hanno pubblicato un EP “Closing Cycles”, che affronta e porta a compimento i temi contenuti proprio nel loro precedente lavoro (ecco spiegato il titolo!), creando quindi un legame tra i due dischi.
L’EP è composto da soli 2 brani, per una durata totale di quasi 10 minuti.
Entrambe le tracce hanno un’intro piuttosto melodica, che la band sfrutta anche per sperimentare sonorità nuove (cosa che gli riesce piuttosto bene).
“Sky Seeker”, la prima traccia, affianca alla brutalità della voce in growl una voce femminile, che nei ritornelli riesce a trasmettere una sorta di senso di pace e speranza, creando una montagna russa di emozioni nell’ascoltatore e riuscendo a risultare anche molto orecchiabile.
“Abduction”, invece, è un singolo più aggressivo, più improntato sul death, che solo sul finale si concede di rallentare con l’inserimento della voce femminile; questa volta, però, traspare un senso di rassegnazione e disillusione.
Ci troviamo di fronte ad una band senz’altro più matura rispetto ai lavori precedenti, che dimostra di essere in grado di spaziare attraverso i generi, di sperimentare suoni ed arrangiamenti che danno vita ad un sound che merita davvero un ascolto e che non può più essere etichettato solo come “metalcore” ma che, anzi, attinge molto dal death, dal groove e dal prog. Entrambi i singoli hanno dei punti di forza notevoli e punti deboli irrilevanti, che fanno ben sperare nell’uscita di altro materiale dello stesso livello.

STRIKE AVENUE – Dehumanized Interlude

Gli Strike Avenue sono una Band italiana cosentina che unisce deathcore, Death metal old school e venature symphonic, attivi da quasi 15 anni. Recentemente hanno pubblicato il loro ultimo EP, “Dehumanized Interlude”, uscito il 26 maggio. Il livello tecnico è molto elevato, con riff velocissimi e blast beat a non finire, senza però scadere nel banale o nel monotono. Per le orecchie più allenate, si possono riconoscere le influenze di band quali Lorna Shore, Fit For An Autopsy.. ma la band ha saputo crearsi una propria identità ben definita, senza risultare qualcosa di già sentito. Azzeccatissima la scelta di affiancare al cantato in growl, uno scream (come parte corale/seconda voce) che crea un’atmosfera ancora più brutale, ben percepibile nel brano “Lachesis Code” (entrato subito nel cuore 😂).
Alla fine di “Perpetual Blood”, canzone che chiude il disco, si rimane un po’ con l’amaro in bocca dato dal “ma come? Già finito?”.. perché forse l’unica pecca di questo lavoro è la durata: poco piu di 20 minuti, per un totale di 5 brani.
L’EP non è solo un album ben fatto e ben strutturato, ma un vero e proprio concept sul futuro distopico e sulla deumanizzazione del nostro presente, scandito da ritmi imposti ed alienanti.
Nel complesso, quindi, è un lavoro assolutamente di livello, che vi consigliamo di ascoltare.